Premio Nobel per la pace agli Zingari, La Proposta di Moni Ovadia

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almylai
view post Posted on 4/7/2008, 21:58




GLI “ZINGARI” E LA FALSA COSCIENZA D’EUROPA
Intervista a Moni Ovadia

Moni Ovadia, uomo di teatro e testimone, è nato a Plovdiv, Bulgaria, nel 1946 da famiglia ebrea che si è poi trasferita in Italia, a Milano, alla fine degli anni quaranta. Si trova in un periodo molto indaffarato (è anche in ritardo di otto mesi sulla preparazione del suo libro) ma “Sempre disponibile per l’Opera Nomadi”, dichiara al suo assistente che lo chiama per l’intervista.

COMMEMORAZIONI DI SHOAH E PORRAJMOS
Anche quest’anno (il 27 gennaio, “Giorno della memoria”) ci sono state le commemorazioni dello sterminio degli Ebrei e Zingari, ma per gli Ebrei la situazione è radicalmente cambiata mentre per i Rom e Sinti persistono gravissime forme di esclusione sociale. Verso il loro c’è ancora una sorta di rimozione e persiste un grave pregiudizio che rivela che l’Europa ha seri problemi con le “alterità” e minoranze.

LA FALSA COSCIENZA D’EUROPA
C’è una grande difficoltà ad accettare e riconoscere l’altro soprattutto quando non è facilmente omologato: quando l’alterità assume forme più forti, si attiva una sorta di falsa coscienza.
Con gli “zingari” le differenze sono più facilmente riconoscibili, la discriminazione nei loro confronti non ha pari e qui, di fronte a queste maggiori difficoltà si evidenzia la falsa coscienza dell’europeo. E’ più comodo liquidare la questione rovesciandola addosso a loro, gli “zingari” che non vogliono integrarsi, che sono diversi, che sono asociali…

ACCETTAZIONE SOCIALE
Occorre attivare dei meccanismi di riconoscimento e di parte-cipazione sociale, consulte, “tavoli” dove loro si possano esprimere in prima persona. Non dobbiamo più parlare “degli” zingari ma “con” gli zingari. Occorre riconoscere i Rom/Sinti come portatori di diritti, portatori di identità e con capacità di esprimersi.

IL CALVARIO DEGLI ZINGARI
Il calvario degli zingari non è stato riconosciuto, ha ricevuto meno attenzioni degli altri perseguitati dal nazi-fascismo, non sono nean-che stati riconosciuti come parte civile al processo di Norimberga contro i criminali dei guerra, non hanno neanche ricevuto lo statuto di vittima. Gli “zingari” perseguitati e sterminati non vengono rico-nosciuti nella coscienza d’Europa: è la grande rimozione, la “questione zingara”. E’ la minoranza del continente più discriminata, su cui grava l’emarginazione sociale, la più calunniata ed esclusa.

LA SFIDA DELLE DIFFERENZE
La sfida con l’alterità, nel riconoscere l’altro da sé per una crescita di coscienza, è accettare la differenza, anche quella più ingombrante. Dobbiamo imparare ad attivare processi di riconoscimento delle alterità, senza rinunciare a noi stessi ma riconoscendoci come portatori di differenze.

PREMIO NOBEL PER LA PACE
E gli “zingari” hanno differenze che sono grandi risorse e dovrebbero essere insigniti del premio Nobel per la pace. E’ una proposta che rinnovo. Il popolo dei Rom/Sinti non ha mai fatto guerre nè di religione né di rivendicazioni territoriali: è un esempio storico di come si può essere popolo senza confini e senza nazioni. Direi che è un popolo abbastanza titolato da meritare il premio Nobel per la Pace.

IL DEBITO DELL’EUROPA
L’Europa ha un debito immenso verso le minoranze e la democrazia reale si vede proprio dai diritti delle minoranze. Qui si riscontra un grave deficit democratico. Una civiltà deve impegnare grandi risorse nell’accoglienza e nello sviluppo della fratellanza. Chi non vuole pagare questi debiti sceglie la via della esclusione e della violenza. L’Europa è nella piena sfera del pregiudizio, si vede molto bene nei confronti dei Rom e Sinti. Il pre-giudizio che nasce dall’ignoranza, dal pressappochismo e dalla demagogia populista di certe forze politiche che attingono agli istinti più bassi delle persone.
Primo Levi, sopravvissuto ad Auschwitz, non ha mai espresso giudizi, ha sempre cercato di capire e di conoscere perché si è prodotto l’odio.

MINORANZA ETNICO E LINGUISTICA
La prima cosa è attivare la comprensione di questa gente, culturale di identità, da dove vengono, cosa fanno, ascoltare la loro storia le loro testimonianze, parlare con loro, non di loro. E’ una vergogna ed un’infamia non avere riconosciuto lo status di minoranza etnica e linguistica ai Rom e Sinti nel 1999 in Italia (quando il governo di centro-sinistra ha riconosciuto diverse minoranze, anche di poche migliaia di persone, NDR). Si è sempre pronti a riconoscere l’altro solo se è omologato e funzionale al “sistema”, vuoi mettere un Maradona zingaro? Ma se non sei Maradona allora è molto più difficile.

TESTIMONI DI DIRITTI OGGI
Ci troviamo di fronte alla falsa coscienza di una civiltà occidentale che ha diversi scheletri da scoprire nell’armadio. Ma di fronte a questo dobbiamo farci carne, sangue e anima. Dobbiamo essere testimoni oggi che i diritti umani siano universali, diventino parte dei nostri nervi, sangue circolatorio nelle nostre vene, intessuti nella nostra carne ed anima così che ogni violazione di questi diritti sia come premere su un nervo scoperto, che ci fa saltare in piedi dal dolore e fa scattare la rabbia e l’indignazione. L’indignazione della mia e tua esistenza, non solo intellettuale ma morale e sociale.
 
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negramaro3
view post Posted on 5/7/2008, 09:36




Sarebbe finalmente una risposta di civiltà...

quindi verrà assegnato a qualcun' altro
 
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1 replies since 4/7/2008, 21:58   171 views
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